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giovedì 22 marzo 2018

Una alimentazione equilibrata...





La piramide alimentare

La  Piramide  è il simbolo della  "sana ed equilibrata alimentazione": ci deve guidare nella scelta giornaliera degli alimenti. Vi sono molte piramidi formate da differenti sezioni che contengono gruppi di alimenti che condividono gli stessi principi nutritivi.

Alla base della Piramide troviamo gli alimenti che possiamo utilizzare più liberamente mentre al vertice troviamo quelli che è meglio limitare. 
Limitare al minimo
indispensabile
condimenti e dolci


Verdura e frutta
non devono
mai mancare 
la piramide dell'alimentazione


Alternare e moderare
il consumo di secondi
piatti quali carni, pesci,
uova, salumi, formaggi.


Pasta e pane devono
essere assunti
ogni giorno

È importante ricordare che:  

Nessun alimento, preso singolarmente, è in grado di soddisfare tutte le esigenze del nostro corpo.

Nessun alimento è, di per sè, indispensabile e quindi può essere sostituito da altri cibi con caratteristiche analoghe.

Gli alimenti sono suddivisi in  7 gruppi nutrizionali  ognuno dei quali apporta specifici nutrienti.
È importante che almeno un alimento di ciascun gruppo sia presente nella nostra dieta quotidiana.

Gruppo 1
CARNI, PESCI, UOVA  
Proteine nobili, Ferro, alcune Vitamine del gruppo B, Lipidi

Gruppo 2
LATTE E DERIVATI  
Proteine nobili, Calcio, Fosforo, alcune Vitamine del gruppo B, Lipidi

Gruppo 3
CEREALI E PATATE  
Carboidrati, Proteine di medio valore biologico, alcune Vitamine del gruppo B

Gruppo 4
LEGUMI  
Proteine di medio valore biologico, Ferro, alcune Vitamine del gruppo B, Carboidrati, Fibra

Gruppo 5
GRASSI DA CONDIMENTO  
Lipidi, Acidi grassi essenziali, Vitamine Liposolubili

Gruppo 6
ORTAGGI E FRUTTA  
Vitamina A ed altre Vitamine, Minerali, Fibra, Acqua, Zucchero

Gruppo 7
ORTAGGI E FRUTTA  
Vitamina C ed altre Vitamine, Minerali , Fibra, Acqua e Zucchero

CARNI

Preferire le carni magre tipo pollo, tacchino, vitello, coniglio, manzo magro, maiale magro.
Non è vero che le carni bianche contengono meno Ferro delle carni rosse. Consumare con moderazione frattaglie (fegato, cuore ecc...) in quanto ricchi di colesterolo.
Metodi di cottura:  alla griglia, in umido, tipo scaloppine, al forno.

SALUMI

Preferire prosciutto crudo o cotto magri e bresaola.  Evitare:  salame, coppa, mortadella ecc.

PESCI

Preferire pesci freschi o surgelati tipo sogliola, merluzzo, nasello, dentice, orata, rombo, trota. Consumare molluschi e crostacei (cozze vongole, gamberi ecc.) con moderazione in quanto ricchi di colesterolo. Metodi di cottura:  alla griglia, al forno, al vapore.  Evitare i fritti. 

UOVA

Preferire le uova sode o alla coque o in frittata cotta al forno o in padelle antiaderenti.
Evitare le uova fritte.
Non è vero che le uova fanno male al fegato.  

LATTE E DERIVATI

Preferire latte parzialmente scremato e yogurt magro. Ricordare che non esistono formaggi magri. Preferire i formaggi freschi tipo ricotta di vacca o fiocchi di latte o mozzarella o scamorza fresca.  

CEREALI E PATATE

Se possibile preferire cereali integrali (pane, pasta, riso...). Limitare il consumo di pasta fresca ripiena (tortellini, agnolotti, ravioli) in quanto ricca di grassi animali. Evitare il consumo di pane conservato, pane all'olio, pane al latte per il loro elevato contenuto di lipidi. Le patate non sono verdure e devono essere assunte in sostituzione del pane o della pasta.  

LEGUMI

Possono essere consumati da soli oppure assieme ai cereali (es. pasta e fagioli): tale combinazione permette di assumere proteine simili a quelle della carne (contenenti cioè tutti gli aminoacidi essenziali). Essendo ricchi di fibra aiutano a regolarizzare l'intestino.  

GRASSI DA CONDIMENTO

Preferire olio extravergine d'oliva o di semi di mais o di soia o di vinacciolo. Per friggere utilizzare olio extravergine d'oliva.
Evitare il consumo di burro, lardo e strutto.  

ORTAGGI E FRUTTA

Variare ogni giorno i tipi di verdura e di frutta ricordando che quelli colorati in giallo-arancione e verde scuro sono ricchi di Vitamina A (albicocche, carote, zucca, spinaci, bieta) mentre sono ricchi di Vitamina C gli ortaggi tipo pomodori, cavolfiori, broccoli e la frutta di sapore acidulo (limoni, arance, kiwi, fragole..).

Quante volte a settimana?

CARNI3-4 volte alla settimana
INSACCATI1-2 volte alla settimana
PESCI3 volte alla settimana
UOVAn.2 alla settimana
LATTE E YOGURTogni giorno
FORMAGGI2-3 volte alla settimana
VERDURA E FRUTTAtutti i giorni
PANE, PASTA ECC.tutti i giorni
PIATTO UNICO (es. pasta e fagioli)1-2 volte alla settimana

Suggerimenti

  • Controllare il peso corporeo.
  • Ridurre l'assunzione giornaliera di grassi soprattutto animali (burro, formaggi grassi, carni grasse...) in quanto ricchi di acidi grassi "pericolosi" e di colesterolo, e privilegiare i grassi vegetali (olio d'oliva, di semi...) ad elevato contenuto di acidi grassi che contribuiscono a ridurre il colesterolo del sangue.
  • Limitare l'assunzione di zuccheri semplici (dolci, zucchero, bevande zuccherate) facilmente assimilabili dall'organismo, a favore dei carboidrati complessi (pane, pasta, patate, legumi).
  • Aumentare l'assunzione di fibra alimentare consumando giornalmente frutta fresca, legumi e cereali integrali. Le fibre sono in grado di regolare le funzioni intestinali e di dare senso di sazietà.
  • Ridurre l'assunzione giornaliera di sale da cucina. Aggiugere poco sale nella preparazione dei cibi utilizzando per insaporire spezie ed aromi. Limitare il consumo di alimenti conservati in scatola (tonno, carne, legumi..) in quanto ricchi di sale.

fonte: http://www.adieta.it/piramide.html

Diario alimentare - Grafici

Esercizio n. 1
Predisporre su un foglio elettronico la prima tabella che riporta 10 gruppi di alimenti.
Compilare la tabella contando quante volte compare quell'alimento nel tuo diario alimentare. (Es. se hai mangiato carne 3 volte nella settimana, indifferentemente a pranzo o a cena, scriverai il numero "3", e così via per tutti gli alimenti).
Fare poi un grafico a torta che esprima la percentuale di ogni alimento.

Esercizio n. 2
Predisporre su un foglio elettronico la seconda tabella con i pasti del tuo diario alimentare.
Compilare la tabella contando il numero dei pasti nella settimana che hai scritto nel tuo diario alimentare. (Es. se hai fatto colazione tutti i giorni scriverai il numero "7" nella riga della colazione).
Fare poi un grafico ad area. 


Vedi esempi dei grafici sotto.
Buon lavoro!

alimentoporzioni settimanali
Carne3
Insaccati (prosciutto, salame)
Pesce
Uova
Latte, Yogurt
Formaggi
Verdura
Frutta
Pane, Pasta, Cereali
Dolci
Legumi




pastoquantità settimanale
Colazione7
Pranzo
Merenda
Cena
Altro






martedì 20 marzo 2018

Esercizio su griglia isometrica - cameretta


Riprodurre su griglia isometrica il disegno della cameretta in figura.
Usare la griglia isometrica che potete scaricare dal link sotto la figura.
Utilizzare la scala più appropriata. Vi suggerisco la scala 1:30, ovvero 1 cm sul foglio corrisponde a 30 cm della realtà.


griglia isometrica


cameretta

giovedì 15 marzo 2018

Alimentazione: dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei!

Il tuo Diario Alimentare

Questa settimana dovrete scrivere il vostro diario alimentare utilizzando il modello allegato sotto (clicca sul link) che potete stampare o copiare direttamente sul vostro quaderno.
Alla fine della settimana dovete commentare il vostro diario.








Il lavoro che ciascuno di voi farà servirà per creare tabelle e grafici sulle abitudini della classe e per studiare l'importanza dell'alimentazione equilibrata soprattutto alla vostra età.


Approfondiremo quindi i concetti di piramide alimentare, fabbisogno energetico, principi nutritivi e funzioni, le etichette sugli alimenti, le buone e le "cattive" abitudini...




(spunti presi da Daniela Basosi)

martedì 6 marzo 2018

La biodiversità in agricoltura

La parola Biodiversità è una parola composta che deriva dalla combinazione di "biologico" e "diversità"


La Biodiversità agricola è la varietà genetica nelle piante che coltiviamo e negli animali che alleviamo per il cibo e le fibre.
Sfortunatamente, questo patrimonio si è notevolmente ridotto negli ultimi decenni; proprio per questo motivo si è cercato di limitare le perdite creando Convenzioni a livello internazionale. La spinta per un aumento della produzione agricola e dei profitti ha orientato la scelta su un numero limitato di varietà di piante e di razze animali ad alto rendimento. Molti agricoltori, invece di coltivare un’ampia varietà di piante come nel passato, si sono concentrati su un’unica coltura da reddito, chiamata monocoltura, che ha ridotto sensibilmente la Biodiversità agricola nel mondo.  Una migliore varietà produce di più, così il contadino non si preoccupa di piantare la varietà più vecchia, che lentamente sparisce. Con l’agricoltura tradizionale, i contadini tendevano a coltivare una vasta varietà di piante e spesso allevavano anche il bestiame. Con l’avvento della monocoltura, le pratiche agricole tradizionali sono state in gran parte abbandonate. Un gran numero di varietà di piante e razze di animali sono silenziosamente scomparse.
I classici campi a monocoltura dell’agricoltura intensiva, usano in maniera massiccia fertilizzanti, insetticidi, fungicidi e acqua, sono doppiamente dannosi nei confronti della Biodiversità. Da un lato, infatti, causano inquinamento, erosione dei suoli modificando gli habitat naturali, dall’altro sono agroecosistemi estremamente semplici ed omogenei (una sola varietà coltivata su ampissime superfici) dove non c’è spazio per la Biodiversità agricola.

L’agricoltura integrata, agricoltura ecologica, biodinamica o in generale le molteplici forme che si possono trovare sotto la definizione di agricolture che riducono o non fanno uso di input chimici, non sono altro che un tentativo di ripristinare la biodiversità. 
Ciascuna specie svolge un ruolo specifico nell'ecosistema in cui vive e aiuta l'ecosistema a mantenere i suoi equilibri. La diminuzione di una specie avrà un impatto per la stabilità dell'habitat. Una più vasta varietà di specie significa una vasta varietà di colture, maggiore diversità di specie che assicura la naturale sostenibilità  delle forme di vita; un ecosistema in buona salute sopporta meglio un disturbo, una malattia e reagisce meglio.


* tratto in parte da: Dipartimento di Biologia Evolutiva e Funzionale 

Università degli Studi di Parma